Un pò come Giochi Senza Frontiere, al grido di Pronti, Cuochi, Via! inizia la gara de La prova del Cuoco. Il programma va in onda a partire dal 2000 ed è un adattamento del format inglese Ready Steady Cook prodotto dalla BBC nel 1994. Il concept originale prevede una gara tra due squadre ( quella del Pomodoro e quella del Peperone ) composte da uno chef e da una persona del pubblico.
Il tempo assegnato alle due squadre è di 20 minuti; gli ingredienti vengono scelti dal concorrente, mentre le ricette vengono proposte dallo chef. Alla fine a giudicare la preparazione dei piatti, è il pubblico in studio che sceglie la squadra che vincerà i mille euro messi in palio.
Nella versione italiana, attualmente in onda su Raiuno, il programma è diviso in tre parti: le prime due scritte dagli autori della Rai e l’altra, quella della gara tra cuochi, scritta e supervisionata da autori Endemol. Come sottolinò Antonella Clerici ai tempi della conduzione del programma: “L’abilità di un conduttore è di trasformare un programma di 20 minuti in un successo di un’ora e mezza. La collaborazione con Endemol e i suoi autori è stata davvero proficua”.
La prima puntata de La prova del Cuoco nel lontano 2000 fa un pò sorridere pensando a come è fiorito negli anni il programma. Lo studio, per esempio, era molto diverso da come siamo abituati a vederlo oggi; le cucine sono solo due, non esiste il “Gallo Goduto” che scandisce i minuti della gara tra cuochi e la varietà di colori presenti è assai limitata.
Attualmente lo studio è attrezzato con quattro cucine: una per la rubrica di cucina curata ogni giorno da una cuoca differente, una adibita alle ricette di Beppe Bigazzi e dei suoi allievi e al pasticcerie ospite del programma, una volta alla settimana; infine le altre due utilizzate per la gara tra cuochi. I colori sono vivaci e accostati in modo non casuale. Tutto è studiato per permettere alla conduttrice e ai suoi collaboratori/aiutanti di muoversi da uno spazio all’altro in modo agevole.
Tra la conduzione di Antonella Clerici – personaggio simbolo de La prova del Cuoco – e la conduzione di Elisa Isoardi ci sono molte differenze.. ma questa è un’altra storia. Seguiteci per scoprire particolari e retroscena del programma di cucina più famoso e seguito d’Italia.
Il programma è interessante e piacevole. La Clerici però è molto di parte.Si dimostra molto faziosa e non obiettiva. Manifesta le sue simpatie non dando prove di imparzialità, caldeggiando apertamente per i suoi cuochi e concorrenti preferiti. Altra nota negativa è la presenza della Sig.ra Spisni(lodata istericamente dalla Clerici). La sua cucina è pesante e grossolana proprio come il suo modo di proporsi.C’è poco da imparare!
Non facciamo venire poi la dietologa a consigliare ricette per la salute!
La presenza di Anna Moroni e di altri esperti è sempre gradita. Bene l’assenza di Bigazzi sostituito da altri validi esperti ma meno arroganti.
Ringraziando laVostra attenzione, saluto cordialmente